Il Bigatt sorge al centro di un magnifico polmone verde ai piedi del Monte San Salvatore, da cui si gode una vista spettacolare a 360 gradi sul lago Ceresio e sull’intero Golfo di Lugano. 9000 mq di prati, bosco e giardini in cui passeggiare e rilassarsi nella natura e dove attraversare 3000 mq di frutteti e orti biologici, coltivati secondo i principi dell’Agricoltura Naturale, i cui prodotti (frutta, ortaggi, legumi, spezie, erbe e erbette) nate dal rispetto della terra, sono la base della cucina della Locanda del Bigatt.
A completare il tutto un uliveto e un vigneto da cui la Fattoria Moncucchetto produce il famoso Murchì, servito alla Locanda del Bigatt insieme ad altri vini del territorio. Tra i prati, non manca una magnifica piscina.
Alla Cá dal Bigatt, cosi come alla Locanda, si accede attraversando un grande e suggestivo patio acciottolato, dove è possibile visitare anche l’antico torchio della proprietà e dove ovviamente è possibile degustare i vini della Fattoria Moncucchetto e quelli della regione.
Dal patio si accede anche a una piccola cappella – interamente affrescata e restaurata di recente – dedicata a San Vincenzo De Paoli, un guascone che visse a cavallo tra il 500 e il 600, e che soggiornò a lungo anche a Lugano e nelle valli ticinesi.
Riservata unicamente agli ospiti della Cà dal Bigatt, costruita sul tetto dell’autosilo interrato, la piscina si trova tra prati e alberi.
Nuotando si può godere della spettacolare vista sul Lago e sulle montagne e si potrebbe pensare di essere in un laghetto di montagna.
Il tutto in una dimensione ecologica, con un sistema di filtraggio dell’acqua che riduce al minimo sia la necessità di disinfettanti chimici, sia l’inquinamento.
Tre sale affrescate dedicate a meeting e eventi.
La Sala dell’Ulivo si affaccia sull’uliveto e sul Golfo.
La Sala del Pavone si apre su un piccolo e romantico balcone, che scopre la vista sul Ceresio.
La Sala della Pernice si trova invece all’interno della Locanda.
Il Bigatt nasce dall’incontro della Fondazione Crepaz-Antonietti, proprietaria del sedime e della struttura, con la Cooperativa Area, attiva da anni nella realizzazione di percorsi professionali per persone che, per ragioni diverse, sono state escluse dal mondo del lavoro.
Un incontro che ha permesso di definire la volontà comune di creazione di un albergo-ristorante in cui realizzare un progetto sociale di inserimento professionale e di integrazione sociale di persone in difficoltà.
Sull’arco di diversi anni, la Fondazione Crepaz-Antonietti ha sostenuto e realizzato la ristrutturazione dello stabile, le cui origini vengono fatte risalire addirittura al XII secolo.
La Cooperativa Area è entrata come affittuaria nel corso del 2020, per realizzare il progetto sociale, alberghiero e di ristorazione del Bigatt dove – oltre ai professionisti – sono operativi collaboratori in percorsi di reinserimento lavorativo.